La Provincia di Brindisi - TORCHIAROLO
Le origini del paese, il più a sud della provincia, sono antiche e
risalenti al periodo messapico. Lo testimoniano le vicine rovine
dell’antica città di Valesio, distrutta nel 1157 dai normanni di
Guglielmo il Malo e che portò i suoi abitanti a erigere questo nuovo
centro abitato nelle vicinanze. Già Feudo della contea di Lecce nel XIV
secolo.
Torchiarolo,
Palazzo Baronale
Tutto
è presente nella centralissima Piazza Castello, dove da un lato svetta
la Chiesa Matrice di Maria SS. Assunta, costruita
alla fine del XVI secolo su una preesistente edificio, ha una facciata
elegante in tufo carparo sormontata da pinnacoli e da un orologio, con
richiami tipici del barocco. All’interno altari laterali e il
battistero del settecento.
Al centro della piazza la chiesa del Rosario,
completamente ricostruita nel 1890 sulla precedente chiesa del ‘600.
All’interno l’interessante dipinto di San Giuseppe (1715).
Di fronte la fontana in pietra e sul vertice opposto alla matrice
spicca il Palazzo Baronale del 1698, con un
torrione a pianta quadrata e coronamento, unica testimonianza del suo
antico sistema difensivo, sul quale si apre un portale sormontato
dall’araldica dei Caracciolo, principi del paese nel 1726.
Davvero
interessante l’ingresso della casa fortificata di via Principe Amedeo
del XV secolo (poco a lato della chiesa matrice) conosciuta anche come “Corte
San Domenico” che conserva ancora la struttura originaria
dell'epoca, unica in tutta la provincia.
L’unico ingresso, ad arco, è difeso da una caditoia che veniva servita
dall’interno della “corte” (cortile asservito a più abitazioni) dallo
spalto raggiungibile con una scala. Sul lato destro dell’arco
d'ingresso la nicchia con un affresco del Santo.
Nelle vicinanze altre abitazioni a “corte” con l’ingresso ad arco (foto a lato) o con torre
fortificata, come il ristrutturato Palazzo Tarantini nei pressi della
piazza principale.
DINTORNI
Fuori dal centro abitato la bella chiesetta della Madonna di
Galeano, costruita su una cappella del seicento, sull’altare
laterale l’antico affresco della Madonna con il Bambino.
Due
alte torri spiccano nelle campagne del paese, la Torre Bartoli,
a tre piani del XVI secolo e Torre Lo Muccio (XV
sec. – sulla strada per Lendinuso), entrambi erette per l’avvistamento
di nemici che venivano dal mare.
La
marina di Torchiarolo si compone delle località di Torre San
Gennaro, piccolo borgo di pescatori con residenze estive dove
c’è la zona umida di interesse ambientale della Quatina,
e Lendinuso, con altre lidi sabbiosi nelle
vicinanze.
A circa tre
chilometri a nord del paese si trovano i resti dell’antico abitato di Valesio,
centro messapico, poi greco e successivamente romano.
» AREA ARCHEOLOGICA DI VALESIO
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Foto
1: Palazzo Baronale
2: La Chiesa matrice vista dal Palazzo Baronale
3: Chiesa Matrice. Esterno
4: Chisa del Rosario
5: Corte S.Domenico
6: Corte S.Domenico. Dipinto del Santo nella nicchia
7: Torre Bartoli
8: Torre Lo Muccio
9 e 10: Chiesa della Madonna di Galeano, interno e particolare
dell'affresco |
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VIDEO |
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Torre San Gennaro e Torre
Mattarelle
da "Terre del Salento" (TeleRama) |
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Documenti correlati:
»
Area
archeologica di Valesio
-
siti esterni
» Il Palazzo Baronale
(Mondimedievali)
» Torre Bartoli e Torre Lo Muccio
(Mondimedievali) |
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Link:
» Sito
Ufficiale del Comune |
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