La Provincia di Brindisi - TUTURANO
Tuturano in realtà non è un comune della provincia, ma bensì una
frazione del capoluogo distante circa 10 km in direzione sud.
Ebbe origine come feudo medievale donato dai Normanni alle monache
benedettine di Brindisi (1097 e 1107) e fu abitato dagli albanesi sino
al 1480, quando l'abbandonarono per spostarsi in Abruzzo al fine di
proteggersi dall'invasione dei Turchi, che proprio in quei giorni
avevano preso la città di Otranto. Gli albanesi vi fecero ritorno dopo
circa un anno.
Tirre di Sant'Anastasio
Il monumento
più antico è rappresentato dalla Torre
di Sant'Anastasio, risalente al XVI
secolo. E' detta così in quanto in alto, dal
lato che guarda la piazza (foto
a lato), ha l'immagine del Santo scolpita
in rilievo su pietra con una scritta in greco,
opera di un artigiano locale dello stesso secolo.
Congruo alla torre vi era anche un carcere,
le cui chiavi erano in possesso della Madre
Badessa del convento di San Benedetto. La torre
infatti rappresenta il simbolo del potere delle
suore benedettine sul feudo di Valeriano.
Il culto di Sant'Anastasio è stato accertato
in questa località, popolata oltre che da albanesi,
anche da greci.
Sulla stessa piazzetta, prospicente la torre,
vi è la torre dell'orologio,
inaugurata il 28/7/1898.
Chiesa della Madonna
del Giardino
Simbolo della
borgata è l'antica chiesa latina di Maria
Santissima del Giardino (foto
sopra), riedificata nel 1598 recuperando
alcune parti della preesistente chiesa, come
l'antico frammento d'affresco rinvenuto all'interno.
La chiesetta conserva all'interno due altari
sei-settecenteschi: quello a destra dall'ingresso
(già altare maggiore prima dell'attuale
orientazione della chiesa sull'asse nord-sud)
, contiene l’antico affresco della Vergine
affettuosa, con ai lati tra colonne, due
piccole sculture di San Giuseppe col Bambino
e San Giovanni Battista; l'attuale altare maggiore
è in un'ampia arcata ricavata nel muro,
conserva una decorazione pittorica ritenuta
del tardo cinquecento o dei primi del seicento,
raffigurante una Madonna del Rosario.
Queste pitture, recuparate nel 1982 dopo l'interdizione
settecentesca, hanno un interessante richiamo
alla battaglia di Lepanto. (leggi
la scheda)
Sulla stessa parete, in alto, sono rappresentati
i santi Pietro (sx) e Paolo (dx) a figura intera.
La chiesa ha avuto anche funzioni di sepoltura,
confermato dalla presenza di un ossario ipogeo.
Nel 1896, dopo i crolli sulla parete a ponente
dove era posto l'ingresso alla chiesa, l’asse
principale divenne quello nord-sud, con l'apertura
del portale attuale di gusto rinascimentale.
Nella controfacciata è posta un’acquasantiera
lapidea risalente al tardo ‘500.
La copertura è con volte a spigolo a
tre campate, decorate d'azzurro.
L'ultimo restauro è stato completato
nel 2012 grazie ai fondi ottenuti nell'ambito
dell'Area Vasta, un finanziamento complessivo
di trecentomila euro oltre alle donazioni di
tanti cittadini.
Alla Vergine, patrona di Tuturano, sono dedicati
i festeggiamenti annuali che si svolgono nell'ultima
settimana di maggio, con la processione dell'effige
della Madonna conservata nella chiesetta.
(SCHEDA
DI APPROFONDIMENTO SULLA CHIESA)
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Foto
1 - Chiesa della Madonna del Giardino,
prospetto prncipale e portale d'ingresso.
2 - Chiesa della Madonna del Giardino,
prospetto a ponente
3 - Chiesa Madonna del Giardino. Interno.
4 - Chiesa Madonna del Giardino. Altare
dedicato alla Vergine affettuosa.
5 - Chiesa Madonna del Giardino. Altare
principale dedicato alla Madonna
del Rosario
6 - Chiesa Madonna del Giardino. Affresco
della Madonna del Rosario (particolare)
7 - Chiesa Madonna del Giardino. Acquasantiera
8 - Chiesa Madonna del Giardino. Affreschi
rappresentanti san Pietro (sx) e san
Paolo (dx)
9 - Chiesa Madonna del Giardino. Statua
della Madonna del Giardino
10 - Chiesa Madonna del Giardino. Nicchia
sulla parete a ponente con Crocifisso
e antica campana
11 - Chiesa Madonna del Giardino.Copertura
con volte a spigolo a tre campate
12 - Chiesa Madonna del Giardino. Interno
prima degli ultimi restauri
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Molto più
recente è la chiesa dell'Addolorata,
costruita, tra il 1949 e il 1953, sita sulla
via principale della frazione, al cui interno
sono conservate diverse statue in cartapesta.
All'ingresso
della frazione vi è la colonna
dell'Osanna, dove la popolazione locale
si reca per la benedizione dei ramoscelli di
ulivo la domenica delle Palme.
Nel centro cittadino la moderna fontana
monumentale, realizzata negli anni
'80 in sostituzione di una fontana di epoca
fascista.
Fontana monumentale
Poco fuori
la località, in direzione Mesagne, il bosco
di Santa Teresa, frammento dell'antica
Foresta Oritana, oggi è di molto ridotto (circa
25 ettari dichiarati Oasi di Protezione) rispetto
al passato, quando era molto ricco di Quercia
da sughero e di un interessante sottobosco a
macchia mediterranea.
Anche il piccolo boschetto Colemi,
in direzione Cellino, è ormai molto limitato
nella sua estensione.
(SCHEDA
SUL BOSCO DI SANTA TERESA)
Non lontano
da Tuturano la masseria Paticchi, oggi abbandonata,
utilizzata come campo di prigionia dei soldati
anglo-americani durante la seconda guerra mondiale
(dal maggio 1941), denominato "Campo di
Concentramento PG85" che aveva una capienza
di 6.500 uomini alloggiati in baracche e tende
(note).
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Foto
1 - Torre di Sant'Anastasio
2 - Part. caditoia e immagine del Santo scolpita
3 - Torre dell'Orologio
4 - Chiesa dell'Addolorata. Esterno
5 - Chiesa dell'Addolorata. Interno
6 - Colonna dell'Osanna |
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