La Provincia di Brindisi - VILLA CASTELLI
Le basse
costruzioni dagli alti comignoli sono caratteristici di Villa Castelli,
un piccolo centro al confine con la provincia di Taranto, distante dal
capoluogo jonico 25 km e 45 da Brindisi.
Ha ottenuto l'autonomia comunale da Francavilla Fontana nel 1926, dopo
che per più di un secolo è stata una sua frazione. La sua storia risale
ai secoli XVI e XVII, quando era una delle più grandi fattorie del
feudo francavillese, appartenuta alla famiglia Imperiali. Nel 1800 gli
Ungaro, Gioacchino e il figlio Carlo, concessero questi territori in
enfiteusi ai coloni dei paesi vicini, che edificarono le proprie
abitazioni (trulli) attorno al castello, l'attuale palazzo comunale. In
questo modo venne a crearsi un nuovo centro abitato.
Il Palazzo
Ducale è l'attuale sede del Comune, costruito verso la
metà del 1600 su un antico edificio distrutto nel XV secolo. Il
castello originariamente era munito di cannoni, rimossi nel 1700.
L'attuale aspetto è il risultato di succesive trasformazioni e
ristrutturazioni.
La Chiesa Matrice del 1942, con pianta a
croce latina con tre navate ed absidi, ha una copertura a botte nella
navate centrale e nel transetto, a crociera nelle navate laterali. La
chiesa ha spunti romanici, gotici e barocchi, con una facciata sul
quale campeggia il rosone.
Il Ponte Viadotto dell'Impero fu
costruito negli anni trenta come ampiamento del centro urbano, dal
quale si può ammirare l'interessante Gravina,
un profondo e lungo burrone carsico tipicamente pugliese.
Al centro della gravina è situato il Trappeto del Duca,
all'interno del quale sarà allestito un museo.
Poco
fuori dall'abitato la zona archeologica di Pezza Petrosa
risale al periodo neolitico, un sito che è stato abitato sino al 600
d.C, circondato da una imponente cinta muraria con una vicina
necropoli. Interessanti ritrovamenti sono risultati dalle campagne di
scavi, dal quale sono venute alla luce ben 33 tombe intatte, con
reperti ossei e ricchi corredi funerari, risalenti al IV - III secolo
a.C. Alcuni studiosi ipotizzano che questo sito possa essere proprio
l'antica Rudiae, la patria del poeta Quinto Ennio.
Del
primo millennio a.C. risalgono le Specchie,
enormi cumuli di pietre, a forma tondeggiante e a vertice pianeggiante,
alte da 10 a 20 metri e con la base larga anche 40 metri, visibili
nell'agro del comune (scheda descrittiva).
Avevano una funzione di salvaguardia e di difesa della zona.
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Chiesa
matrice
esterno
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Chiesa
matrice
interno
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Viadotto
dell'Impero
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Palazzo
Ducale
esterno
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Palazzo
Ducale
interno
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La
gravina
vista dal viadotto
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