Il progetto dell'Accademia
Marinara dell'Opera nazionale Balilla venne
commissionato dal Comando generale all'architetto Gaetano
Minnucci di Roma e da questi redatto nel giugno
1934.
Tale opera architettonica, costituita da un grande complesso
articolato in vari corpi di fabbrica, dotato di impianti
sportivi e di un vasto parco, può considerarsi
la più importante realizzazione compiuta a Brindisi
durante il periodo fascista. Il complesso, con i suoi
7000 mq. occupa un'area ricca di verde esposta a S.S.E.:
si affaccia sulla riva del seno di Ponente del porto
interno e lungo una gradinata scende lungo un pendio
sino al mare.
Insieme a quella Venezia,
l'Accademia rappresentava uno dei principali centri
educativi delle nuove generazioni fasciste, ovvero
una scuola collegiale di educazione paramiliare dove
i ragazzi dai 6 ai 18 anni potevano formarsi prima di
accedere all'Accademia Navale di Livorno.
Il collegio rientrava nel progetto che il regime intendeva
perseguire per la rivalutazione ed il rilancio del porto
e della città di Brindisi. Lo stesso Benito
Mussolini partecipò all'inaugurazione
dei lavori di costruzione con il primo colpo di piccone
durante la sua visita del'8 settembre 1934.
Il complesso fu realizzato
sull'area dell'ex Villa Dionisi. I
lavori di costruzione furono condotti dalle imprese
Giulio Scazzeri di Brindisi e S.A. Costruzioni di Parma,
terminarono nel 1937. L'edificio fu attivato nell'ottobre
del 1937, ma venne inaugurato il 5 dicembre dello stesso
anno alla presenza del prefetto Ghidoli,
della autorità cittadine e degli allievi. La
vera inaugurazione ebbe però luogo il giorno
successivo con la visita di Achille Starace,
segretario del P.N.F.
Video,
L'inaugurazione del Grande Collegio Navale della Gioventù
Italiana del Littorio
(Giornale Luce B1217 del 15/12/1937)
L'Accademia marinara
funzionò regolarmente sino al settembre 1943,
poi varie furono le vicende che si susseguirono dal
momento dell'arrivo e della permanenza nel 1943 a Brindisi
della famiglia reale fuggita da Roma.
Il 14 settembre 1943 giunsero nel porto di Brindisi,
provenienti da Venezia e Trieste a bordo delle navi
Vespucci, Colombo e Saturnia, gli insegnanti, gli istruttori
e gli allievi dell'Accademia navale di Livorno che riprese
così a svolgere le sue funzioni nella parte del
paese liberata dai nazisti.
L'edificio
svolse questa nuova funzione fino al luglio 1946: nell'ottobre
di quell'anno fu riconsegnato alle autorità civili
e sottoposto a lavori di ripristino e manutenzione.
Nel 1948 l'edificio era efficiente, concesso in uso
al Ministero della Pubblica istruzione e sede del collegio
"Profughi giuliani".
Il 15 ottobre 1951 il Collegio navale riprese a funzionare
come Scuola convitto; gli allievi potevano frequentare
l'Istituto Nautico annesso o altre scuole della città.
Negli anni 60 il collegio era ancora attivo, ma si avviava
verso un lento declino: il 17 gennaio 1976 la regione
Puglia diventava proprietaria dell'intero complesso.
Accademia
Marinara - dalla planimetria generale redatta
dall'arch. Minnucci nel 1934
Leggenda:
1 - Piazzale
2 - Palestra
3 - Corte dei piccoli
4 - Ricreazione piccoli
5 - Refettorio piccoli
6 - Refettorio grandi
7 - Ricreazione grandi
8 - Corte dei grandi
9 - Sala conferenze
10 - Aule scolastiche
Nel febbraio
1977 una delibera regionale lo dichiarò inidoneo
all'attività scolastica, per cui al termine di
quell'anno scolastico la scuola cessò di funzionare
in quella sede e si trasferì in un altro edificio.
Nel giugno 1978 il Comune di Brindisi chiedeva alla
regione Puglia l'uso dei locali per sistemarvi alcuni
nuclei familiari senza abitazione: il 29 ottobre la
giunta regionale concedeva in comodato gratuito al Comune
l'uso dell'immobile che è rimasto occupato da
famiglie di sfrattati sino alla fine degli anni '90.
Gli Enti locali
(Comune e Provincia) hanno reclamato per anni il possesso
dell'immobile per destinarlo ad uso turistico-residenziale,
o come sede di istituti universitari.
Il 3 dicembre 2010 è stato firmata una dichiarazione
congiunta(leggi)conseguente all’accordo
intervenuto tra Regione Puglia, Comune e Provincia di
Brindisi, volto a definire il trasferimento dell’ex
Collegio navale che tornerà ad essere sede di
edifici scolastici per l’istruzione secondaria
superiore della città capoluogo(comunicato
stampa).
Testo di Pietro
Gigante e Giovanni Membola
Fotogallery
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Immagini
d'epoca
Villa Dionisi
Il Collegio
dall'alto
Festa da
ballo
Le
foto del 2002
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6
1 - Veduta aerea dell'ex Collegio
Navale (ph. A. Celeste/G.Membola, 2002)
2 - La sala proiezioni e conferenze (ph. G.Membola,
2002)
3 e 4 - La scalinata d'ingresso lato porto (ph.
G.Membola, 2002)
5 - Il grande piazzale centrale (ph. G.Membola,
2002)
6 - La "corte dei piccoli" (ph. G.Membola,
2002)
Lo
stato di degrado - foto di Ida Santoro (Gen. 2011)
Bibliografia:
M.G. Mancarella, M. Ventricelli.
Accademia Marinara dell'ONB, inBrindisi 1927-1943 da capoluogo a capitale
i progetti e le architetture. Ord. Architetti
Prov. Brindisi - Archivio di Stato. 2000
Ordine degli Architetti
della Provincia di Brindisi. Il Collegio
Navale Tommaseo 1937 - 1977 dalla progettazione
al disuso.