LE STORIE DELLA NOSTRA STORIA
LA TORRE DELL'OROLOGIO
nota del Gruppo Archeologico Brindisino (G.A.B.)
Sez. G.A.Valle D’Itria
Una mattina
di Febbraio del 1956 i rintocchi delle campane, che
per circa 200 anni avevano segnato il tempo che passa,
smisero di suonare per sempre. Brindisi è una
città che ha subìto profonde modifiche
urbanistiche, abbattendo la propria storia per far posto
a nuove costruzioni. La torre dell’oro...logio
era posta dove oggi c’è il palazzo dell’INPS,
tra Via Rubini e Piazza Sedile o Piazza dei Nobili.
Prima della costruzione della stessa nel 1764, ne esisteva
un’altra più antica. Testimonianza di questa,
è l’atto notarile del 1615 che parla di
una precedente torre danneggiata dal terremoto del 1743,
così rovinata da dover essere costretti ad abbatterla
per far posto ad una nuova. I lavori per la costruzione
della nuova torre dell’orologio iniziarono l’1
agosto del 1763 e in solo sei mesi ne venne eretta una
nuova. Era un edificio in stile barocco in carparo di
Trepuzzi a 4 piani: al pian terreno vi era l’alto
rilievo dell’arme della città di Brindisi,
al primo piano fu aggiunta dalla famiglia massonica
un epigrafe su lastra in marmo dedicata a Giuseppe Mazzini:
GIUSEPPE MAZZINI LA RICONOSCENZA DELL'UMANITÀ
E DELLA PATRIA/ LA FAMIGLIA BRINDISINA TESTIMONIAVA/
A X MARZO MDCCCLXXXIX; al terzo vi era il quadrante
dell’orologio sormontato dalla maschera di Crono
e all’ultimo piano, la cella campanaria. La torre
fu abbattuta nel lunedì di febbraio del 1956
alle ore 11:00 per far posto al palazzo dell’INPS.
La maschera di Crono è l’unica testimonianza
di quella torre, del passato, delle nostre radici. Oggi,
purtroppo, questa è nel cortile interno della
Chiesa di San Giovanni al Sepolcro, in pieno stato di
abbandono. Chiunque potrebbe portala via inosservato,
togliendoci l’unico pezzo che faceva parte della
torre. Sarebbe opportuno dargli una collocazione degna,
come ad esempio un museo o il luogo stesso della torre,
e se non altro, all’interno della chiesa stessa,
dandole il giusto valore.
L’abbattimento della torre dell’orologio
ha sdegnato i brindisini perché è stato
eliminato un simbolo che dovrebbe esistere in ogni città
è, la nostra che lo possedeva, ne è stata
privata. Tutti la ricordano con nostalgia e, a suo ricordo,
nel luogo dove sorgeva è stato collocato un bassorilievo
in bronzo donato dal maestro Giuseppe Marzano. Esso
rappresenta la torre dell’orologio e il popolo
brindisino che si agita ai suoi piedi affinchè
non venga abbattuta.
Ma come mai, nonostante la nostalgia di questa torre,
l’unico ricordo rimasto di essa è sconosciuto
alla gran parte dei cittadini, si trova abbandonato
in un cortile e non gli è dato alcun valore?
Gruppo Archeologico
Brindisino (G.A.B.) Sez. G.A.Valle D’Itria
La maschera di Crono nel cortile
interno della Chiesa di San Giovanni al Sepolcro
Nota pubblicata
su La Gazzetta del Mezzogiorno dell'8 aprile 2010
Aggiornamento
al 25 giugno 2010: La maschera di Crono, che giaceva
abbandonata nel cortile del tempio di San Giovanni al
Sepolcoro ora e' stata restaurata ed e' esposta nelle
sale di Palazzo Granafei Nervegna, piccolo traguardo
ottenuto con l'intervento del Gruppo Archologico Brindisino.
La maschera di Crono restaurata
ed esposta nel Palazzo Granafei-Nervegna
La foto a colori nel
testo è di Nuccio Cappello
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