Monumenti:
PIAZZA CASTELLO
Piazza Castello - 1930
Si, anche a Brindisi c`era Piazza Castello
e naturalmente era antistante al castello, quello di terra, anche più
comunemente conosciuto come Castello Svevo.
Tal
toponimo di Piazza Castello è infatti già riportato sul piano
regolatore della città del 1883 e la piazza comprendeva tutta una
estesa area piana intorno al castello, delimitata su tre lati
pressocchè ortogonali dalle direttrici di quelle che dovevano
diventare via Indipendenza, Via Castello e Via Cittadella.
In
realtà quella grande estensione piatta e vuota era più che
altro una piazza d`armi, ed in effetti così fu anche denominata durante
alcuni anni a partire da quando nel 1909 il castello, che fino ad
allora era stato adibito a bagno penale della città, passò
alla marina militare.
Fu a
seguito di tale assegnazione che in quell`area si edificò a
ridosso della prima guerra mondiale quell`imponente palazzo ben
visibile nella foto destinato a usi militari, occupato da uffici e
dipendenze varie del comando della marina militare,
e per questo detto anche dell`Ammiragliato.
La Piazza Castello alla quale é intitolata la fotografia è solo una
parte dell`estensione originale: si tratta di quella porzione
rettangolare recintata e delimitata appunto dalla facciata
del palazzo dell`Ammiragliato e dalla parallela via Indipendenza,
quella stessa strada che oggi si denomina viale Della
Libertà. Gli altri due lati della piazza corrispondono, in primo piano
nella foto, all`attuale viale dei Mille e quindi, sul lato opposto,
alla via Castello.
L`altro settore dell`estensione originale della piazza, che nella foto
rimane dietro al palazzo dell`Ammiragliato, era invece
divenuto la Caserma Ederle, un rettangolo ancora oggi esistente tra via
Castello, via Cittadella, viale dei Mille e quella strada che doveva
diventare il prolungamento di via Rodi.
Per completare la descrizione della foto, subito in
primissimo piano in basso il ponte, che era stato levatoio, di ingresso
al castello con ben visibile un pezzo arcato del muro che era stato del
fossato, quindi il blocco tozzo del corpo di guardia e sulla sinistra
della foto parte della palazzina del circolo ufficiali e collegata
residenza dell`ammiraglio, quella stessa residenza in cui doveva
alloggiare il Re Vittorio Emanuele III con la sua famiglia durante quei
quattro mesi che seguirono all`8 settembre 1943, in cui Brindisi fu
capitale d`Italia in quanto sede del regio governo.
Con la fine della seconda guerra mondiale poi, tutto l´edificio
dell`Ammiragliato fu “temporalmente” destinato a civili abitazioni ed
occupato da tante famiglie di sfollati. Una temporalitá che duró quasi
vent´anni, fino alla definitiva chiusura e successiva demolizione.
Durante quei lunghi vent`anni la sua denominazione popolare fu “Lu
Prisidiu” ed oggi, al posto di quella piazza e dello stesso palazzo di
“Lu Prisidiu” c´é la scuola media Salvemini.
Testo
di Gianfranco Perri
Pubblicato
sul quotidiano Senzacolonne 13 SEttembre 2012
Note
storico-architettoniche redatte da Gianfranco
Perri a commento delle foto pubblicate su Facebook
e su Senzacolonne, il quotidiano del Salento.
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