La Provincia di Brindisi - SAN PANCRAZIO SALENTINO
Centro agricolo a circa 35 km da Brindisi, probabilmente fondato in
epoca messapica (VIII sec. a.C.) dai ritrovamenti archeologici
rinvenuti poco fuori l’abitato. Divenuto insediamento dei romani, con i
monaci basiliani si sviluppò un nucleo abitativo.
Come molti comuni limitrofi ha subito ripetuti e distruttivi assalti
dei saraceni e dei turchi, di questi ultimi vi è una testimonianza
pittorica nell’affresco sulla parete della chiesa di San Antonio da
Padova, che ritrae l’attacco del 1547. Il suo maggiore sviluppo si è
avuto quando è stato possedimento dell’Arcivescovado di Brindisi.
Palazzo
Comunale di San Pancrazio Salentino
San
Pancrazio Salentino ha una popolazione residente di 10.551 abitanti (dati Istat 2001) che vive
principalmente di agricoltura.
Nella
principale piazza Umberto I, svetta la facciata neoclassica della Chiesa
Matrice oggi dedicata ai Santi Pancrazio Martire e Francesco
d'Assisi (foto a lato, interno),
edificata nel 1866-69.
Molto bello l'Altare Maggiore, una pregevole opera del noto scultore
marmorario napoletano Aniello Gentile. Statue in cartapesta, tele e
arredi sacri arricchiscono l'interessante patrimonio artistico della
chiesa.
(scheda completa)
Sul
lato opposto il Palazzo Comunale (foto
sopra), con il lungo balcone centrale sopra il quale
svetta la cimarosa con l’orologio.
Alle spalle della matrice la piccola ma caratteristica Chiesa
della S.S. Annunziata: riconoscibile dalla vetrata sulla
facciata dove è raffigurata l’Annunciazione (XVI secolo con interventi
successivi nel ‘600-‘800 e ‘900); l’interno è ad aula unica con tele
del XVIII secolo e il gruppo in cartapesta della Madonna del
Miracolo. (scheda)
Sempre nelle
vicinanze l’interessante chiesa di
S.Antonio da Padova, del XV secolo, dalla
struttura compatta in carparo, con all’interno
l’aula con volta a botte che conserva
un antico fonte battesimale e importanti affreschi
sulle pareti. (scheda)
-> L'incursione
dei saraceni dell'1 gennaio 1745 raccontata
nell'affresco della chiesa di san Antonio
La chiesa
una volta era collegata al vicino Palazzo
Arcivescovile, chiamato anche Castello,
fatto costruire dall’arcivescovo Pellegrini
nel 1200 sia come residenza estiva dei prelati
brindisini che come luogo di sosta durante le
visite pastorali; rigogliosi giardini circondavano
entrambe le costruzioni. L’edificio fu
ampliato e modificato nel 1510, ma oggi poco
rimane della struttura originaria.
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1
- Palazzo Comunale. Cimarosa con l'orologio
2 - Chiesa matrice. Esterno
3 - Chiesa matrice. Altare di San Francesco
4 - Palazzo Arcivescovile
5 - Chiesa di San Antonio da Padova.
Esterno
6 - Chiesa di San Antonio. Affresco
che ritrae l’attacco turco del
1547
7 - Santuario di S.Antonio alla Macchia.
Ipogeo
6 - Santuario di S.Antonio alla Macchia.
Cripta |
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DINTORNI
A
pochi chilometri dal paese, sulla strada per
Torre S.Susanna, c'è il Santuario di San
Antonio alla Macchia (scheda),
con la chiesetta del 1867 (foto
a lato); dall’esterno si accede
alla cripta ricavata nella roccia contenente
tracce di pitture medievali.
La zona, immersa in belle pinete circostanti, è ricca di grotte
utilizzate dai monaci basiliani, in particolare l’interessante ipogeo
vicino la chiesa, utilizzato come frantoio nel medioevo, un ambiente
sorretto da un’unica colonna.
San Pancrazio Sal.no
- loc. San Antonio alla Macchia. Ipogeo utilizzato
come frantoio in epoca medievale
Un’altra
cripta, conosciuta come la Grotta dell'Angelo
o di San Vito (foto),
è in contrada Torre Vecchia, sulla strada provinciale
per Avetrana.
La grotta, in origine una tomba a camera, è
risalente al VIII– IX sec ed è scavata
nella roccia con un'interessante decorazione
pittorica. Vi si accade attraverso una scala
a sette gradoni. L'ambiente è di ridotte dimensioni
con una larghezza massima di circa 6 m. e un'altezza
di circa 2 m. Il pavimento è in terra battuta.
La cripta presenta pianta centrale con un solo
pilastro che sorregge il soffitto, per lo più
concavo e alquanto irregolare. La parte del
soffitto ad ovest è quasi completamente crollato
a causa di un albero di fico che aveva impiantato
qui le sue radici. In asse con l'ingresso si
trova l'abside, di forma quadrangolare, di periodo
arcaico.
Le pareti sono interessate da brani pittorici
risalenti a diversi periodi dal X all'XI secolo,
qui si possono notare tracce di intonaco che
lasciano intendere come la cripta fosse affrescata
con diverse figure di Santi secondo l'iconografia
bizantina. Attualmente sono chiaramente leggibili
una raffigurazione di S. Vito martire, identificabile
dalla presenza del cane secondo l'iconografia
tradizionale.
Resti di altre figure di Santi di cui sono visibili
le tuniche finemente realizzate, un volto estremamente
espressivo e una scena di un drago tra due Santi.
Il soffitto, una volta interamente affrescato,
mostra oggi solo alcuni fiori rossi a cinque
petali, una croce dipinta di rosso ma corrosa
dal verderame in più punti nei pressi di una
nicchia rettangolare dove probabilmente era
collocato l'altare.
Sul pilastro centrale si notato le tracce di
due fasi pittoriche differenti, con una testa
di buona fattura del Bambin Gesù e il manto
della Vergine.
Grotta
dell'Angelo
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- Grotta dell'Angelo.
- Grotta dell'Angelo. Il pilastro che
regge il soffitto e l'ingresso.
- Grotta dell'Angelo. A dx dell'ingresso
la raffigurazione di S.Vito e a lato
di altri santi.
- Grotta dell'Angelo. A sx la testa
del Bambin Gesù dipinta sul pilastro
centrale, al centro i resti di una sepoltura,
in fondo l'abside di forma quadrangolare.
- Grotta dell'Angelo. La croce dipinta
sul soffitto e la nicchia.
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In contrada Li Castelli, a circa 3 km dal
paese, vi è l’interessante area archeologica di un
insediamento abitato japigio-messapico che si sviluppò dall’VIII al III
secolo a.C. I ritrovamenti di tombe, ceramiche, monete, iscrizioni,
strade basolate, muri a secco e diversi elementi architettonici
lasciano immaginare l’antico borgo. In epoca romana il sito fu
utilizzato come campo di sosta e come avamposto delle truppe che si
spostavano da Brindisi sulla costa jonica.
Si ringrazia Livio Greco per la collaborazione
e le utili informazioni.
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VIDEO |
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L'incursione
dei Turchi nel 1547
a S.Pancrazio Sal.no
da
"Terra dei Due Mari" (TeleRama) |
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San
Pancrazio Sal.no
da
"Terre del Salento" (TeleRama)
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Grotta
dell'Angelo
video
di Stefano Taurino |
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Insediamenti
a Li Castelli
e in contrada Caragnuli
video di
Stefano Taurino
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Link:
» Sito
Ufficiale del Comune
» Le
chiese di San Pancrazio (Ufficio
Beni Culturali Ecclesiastici)
» Retinopera
Salento - Comunità di studio |
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