BRINDISI ATTRAVERSO LA STORIA
GLI
ANTENATI DEI BRINDISINI
I NORMANNI (4^ parte)
I
Normanni (uomini del Nord) erano di origine scandinava,
e dal IX all’XI secolo d. C. si sparsero per tutta
l’Europa. Tra il 919 e il 937 conquistarono la
grande regione della Francia nord-occidentale che da
loro prese il nome di Normandia. Dalla Francia partirono,
in tempi diversi, due grandi flussi migratori normanni:
verso l’Inghilterra e verso l’Italia meridionale.
A partire dal 1041 i Normanni, per merito di Guglielmo
d’Altavilla, sconfissero più volte in Puglia
i Bizantini, sino a occupare l’intera regione.
Sotto la guida dei fratelli Roberto il Guiscardo e Ruggero
I occuparono anche la Sicilia musulmana.
Erano ottimi combattenti,
richiesti anche come mercenari. Nel 1059 ottennero la
sovranità sulla Puglia, la Calabria e la Sicilia;
e posero fine alle dominazioni dei bizantini e degli
arabi. Assimilarono volentieri le tradizioni locali
e la cultura greca e latina. A Salerno si affermò
allora una famosa scuola di medicina.
Nel 1130, Ruggero
II venne incoronato re di Sicilia e duca di Calabria
e Puglia. Già nel 1027 i Normanni avevano iniziato
la loro penetrazione nel Sud ampliando le conquiste
di Roberto il Guiscardo. Il loro grande merito è
quello di aver dato all’Italia meridionale una
fisionomia unitaria destinata a durare, nelle linee
fondamentali, fino all’800. Avevano, tra l’altro,
un’amministrazione efficiente.
Il papa Urbano II
bandì nel 1095 la prima Crociata col sostegno
fondamentale dei Normanni. Uno dei risultati immediati
delle crociate fu la fondazione degli ordini militari
dei Cavalieri Templari e di San Giovanni, coi loro voti
di povertà, castità e obbedienza. I Cavalieri
fecero edificare molte piccole cappelle in tutta Europa:
tutte a pianta circolare per richiamare la chiesa costantiniana
del S. Sepolcro di Gerusalemme.
A quell’epoca,
i monaci italo-greci diedero prova di grande perizia
tecnica e artistica nella progettazione e nella costruzione
delle chiese romaniche. Il mosaico pavimentale della
Cattedrale di Brindisi del 1178 (il perimetro e le basi
erano stati consacrati nel 1089 da papa Urbano II, contemporaneamente
alla Basilica di San Nicola di Bari) – di cui
restano tracce dopo la distruzione provocata dal terremoto
del 1743 – prova la conoscenza della Chanson de
Roland. I monaci che lavoravano i campi dei monasteri
diedero ai lavoratori della terra l’esempio di
un duro lavoro, dell’onestà e dell’ordine,
della disciplina e di una grande forza morale; valori
che entrarono a far parte della società contadina.
L’edificio più
prestigioso delle nuove città-stato era la cattedrale.
L’architettura gotica nacque in Francia nel Duecento,
quando i monaci cistercensi fecero edificare l’abbazia
di Citeaux: una combinazione di archi a sesto acuto,
volte a crociera ogivale, costoni e arco rampante esterno
con funzioni di contrafforte. Tutti elementi che creano
una struttura capace di sostenere il peso della cattedrale,
analoga a una moderna struttura in acciaio. Nelle cattedrali
gotiche poteva trovare posto l’intera popolazione
delle città di allora.
Per la costruzione
dell’imponente cattedrale gotica di York, gli
operai inglesi avevano un orario di lavoro di oltre
dodici ore in estate, e di quasi nove ore in inverno,
con quattordici giorni di ferie a Natale e singoli giorni
di riposo in occasione delle altre festività
religiose. La più importante cattedrale gotica
italiana, il duomo di Milano, fu iniziata sotto Gian
Galeazzo Visconti (1378-1402).
(fine quarta parte)
Testo di Roberto
Piliego
quinta parte: gli
Svevi
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