La Provincia di Brindisi - OSTUNI
E’ sicuramente il comune più famoso della
provincia di Brindisi, conosciuto come la “Città Bianca” per lo
splendore delle sue case dipinte con la calce che costituiscono il
tipico borgo medievale arroccato sulla collina, dall’architettura
assolutamente unica e suggestiva.
E' distante circa 42 km dal capoluogo, con una popolazione residente di
oltre 32mila abitanti.
Ha
origini risalenti al paleolitico medio e al neolitico, come
testimoniato dal ritrovamento della celeberrima Delia, la madre
risalente a 24.000 anni or sono.
La città, grazie alla sua posizione strategica, tra le ultime alture
della Murgia a dominio di un’ampia distesa di olivi secolari e a pochi
chilometri dal mare, ha vissuto da protagonista tutti i periodi e le
vicende storiche che si sono susseguite nel territorio, comprese le
cruente invasioni dai goti, longobardi, bizantini e turchi.
Per difendersi da questi ripetuti assalti nasce la necessità di
realizzare una città fortificata, con le sue mura
(più volte ricostruite, le attuali risalgono al XIV secolo, ad opera
degli angioini con ben 13 torri), con il
suo dedalo di vicoli utile a ravvicinare e proteggere i suoi abitanti e
che contestualmente frastornava il nemico riuscito a penetrare le mura,
che portava all’antico castello normanno sull’apice del nucleo abitato,
distrutto durante una delle tante lotte contro l’invasore, rimpiazzato
nel XV secolo dalla Cattedrale, uno dei più mirabili esempi di stile
tardo gotico nella provincia brindisina.
Anche se
incerta può essere l’origine del nome - tra tutte le ipotesi, quella di
“Astu-neon” ossia “città nuova” sembra la più accreditata.
Oggi,
Ostuni è uno dei maggiori punti di riferimento per il turismo europeo
di tutta la penisola salentina. L’architettura assolutamente unica del
suo centro storico, resa ancor più incomparabile dal candore del latte
di calce che tutto, dentro e fuori, lo riveste, costituisce uno
scenario entusiasmante ed incantevole per chi lo può osservare, fosse
anche con gli occhi del turista più affrettato; di notte lo spettacolo
è reso ancora più suggestivo da una sapiente illuminazione al sodio,
che trasforma la “città bianca” in un
carbone incandescente, stagliato tra l’oscurità del cielo e della
pianura sottostante.
Addentrarsi nel suo cuore, meglio se guidati, si rivela un’esperienza
necessariamente ricca di emozione, come diversamente non potrebbe
essere, passando tra angusti viottoli spesso lastricati a chianche, tra
le case bianche dell’umile volgo d’un tempo ed i palazzotti signorili
dai bellissimi e decorati portali, con araldiche, colonne, decorazioni,
architravi, mensole e loggiati che arricchiscono questi eleganti
palazzotti di stile rinascimentale o rococò di particolari eterni e
silenziosi della pietra. Nel silenzio dei vicoli si incrociano terrazze
dalla cui altura si gode d’una visuale mozzafiato verso il vicino mare.
All’apice
del borgo antico si incontra la Cattedrale di S.Maria
Assunta (XV secolo) un magnifico esempio di architettura
gotica e romanica. Sull’elegante facciata si aprono gli ingressi alla
chiesa con i tre portali con archi ad ogiva, sui quali si aprono i
rosoni, di cui decoratissimo, con figure degli Apostoli, è quello
centrale. All’interno, a tre navate separate da arcate profondamente
rimaneggiato nel periodo barocco, si custodisce una scultura in legno
di Gesù risorto e alcuni dipinti settecenteschi sul soffitto. Inoltre
notevole è il coro ligneo, opera del XVII secolo.con il suo splendido
rosone su una facciata elegante.
» Scheda completa della Cattedrale di Ostuni
Nella piazza della Cattedrale fronteggia la chiesa un loggiato ad arco
che collega gli edifici del Palazzo dell’Episcopio.
Nel centro storico sono tante le chiese che meritano una visita,
iniziando da piazza della Libertà, dove affianco al Palazzo Comunale
(ex convento francescano del XIV secolo) risalta la facciata di stile
barocco della chiesa di San Francesco d’Assisi,
ricostruita nel 1780 (scheda).
Sulla
piazza anche la colonna di Sant’Oronzo,
tipicamente barocca, alta 20 metri con all’apice la statua del Santo
patrono benedicente.
A lato il bellissimo portale con lunetta decorata con bassorilievo
della chiesa dello Spirito Santo (scheda).
Percorrendo la strada che porta al Duomo, tra negozi di artigianato e
prodotti tipici locali, si giunge alla chiesa sconsacrata di San
Vito Martire, conosciuta come chiesa delle Monacelle,
che ospita una parte del “Museo delle Civiltà
Preclassiche della Murgia Meridionale”. L’esterno è in
stile barocco-rococò (foto)
con cupola rivestita di mattonelle policrome, mentre all’interno
interessanti i cori, l’organo e il pulpito lignei.
Sulle antiche mura la chiesa della Madonna della Stella
(scheda)
e poco più avanti, verso l’esterno del paese, la bella chiesa del
Carmine con attiguo convento.
Nella parte nuova del paese, non lontana dalla
villa comunale, merita una visita la chiesa
dell’Annunziata, eretta nel 1197,
con attiguo chiostro (scheda).
All’interno numerose opera d’arte
tra cui la “Deposizione” attribuita
a Paolo Veronese (scheda).
Sulla principale viale Pola la bella chiesa di Santa
Maria degli Angeli o dei Cappuccini (scheda),
mentre all’ingresso a sud del paese la chiesa della
Madonna della Nova (scheda),
sviluppatasi su un complesso in grotta interessato da presenze
monastiche di rito greco.
Sulla parte esterna della città, poco fuori le mura, spicca la bella
facciata barocca della chiesa del Carmine,
con l'attiguo convento dei Carmelitani (scheda). Da qui
lo sguardo corre a est sul panorama verso la valle e il mare, mentre
verso sud si scorge la vicina e caratteristica forma del Santuario
della Madonna della Grata, in stile romanico moderno con
elementi arabo-bizantini, sul quale svetta l'ampia cupola (scheda).
DINTORNI
Fuori dal centro cittadino, lungo la strada panoramica dei colli dove
lo straordinario panorama sulla costa e verso la città è incantevole,
si arriva al Santuario di S.Oronzo (scheda),
un complesso di edifici che comprendono la chiesa edificata sulla
grotta, l'annessa dimora degli oblati e la scalinata che conduce alla
fonte miracolosa.
Più avanti, presso la Masseria Pizzicucco, la chiesa
rupestre di San Biagio in Rialbo, meta di pellegrinaggio
dei devoti il 3 febbraio, la chiesetta include le grotte affrescate
sede un tempo dei monaci basiliani. All'interno l'altare in pietra con
la statua del Santo.
Da visitare la Grotta del Parco
Archeologico e Naturale di Santa Maria d'Agnano, ubicata
a circa due chilometri dal centro abitato: scavi e ricerche dal '91
hanno evidenziato come la caverna sia stata la sede di riti e culti
dedicati ad un'immagine femminile. Sono visibili i resti della famosa
"gestante", una una giovane donna in procinto di partorire sepolta
oltre 24mila anni fa.
Nella relativamente lunga stagione estiva, si arriva a conteggiare
anche il milione di presenze, e questo grazie anche ai 16 km di costa,
con attrezzati stabilimenti balneari su spiagge sabbiose alternate a
zone di scoglio, arricchita da numerosi ed importanti villaggi
turistici nelle famose zone della marina ostunese:
da nord si incontrano Rosa Marina, Monticelli, Villanova (con la torre
di avvistamento del fortilizio), Costa Merlata e Torre Pozzelle.
Nell’entroterra caldo ed accogliente, tra gli ulivi secolari e la
macchia mediterranea tra il mare e il crostone roccioso della murgia,
con i suoi trulli, le sue lamie e soprattutto le sue masserie, alcune
fortificate e sapientemente adattate a centri agrituristici di successo.
MANIFESTAZIONI
E FOLCLORE
Le
attrattive della città, oltre se stessa, non mancano praticamente in
nessun periodo dell’anno. La stagione estiva ha inizio ufficialmente
con la “Notte di S. Giovanni”, in giugno e si protrae per tutto
settembre con sagre, fiere, feste e manifestazioni di vario tipo. Ma il
culmine, soprattutto da un punto vista della tradizione e della
religiosità popolare, è ovviamente da indicare nella festa di S.
Oronzo, protettore di Ostuni, nei giorni 25, 26, e 27 agosto di ogni
anno, con la processione della statua d’argento del Santo, scortata
dalla cavalleria in costume seicentesco (Cavalcata di
S.Oronzo), unica nel suo genere, a ricordo dello
scampato pericolo per la città, dalla peste del 1656.
In ogni mese, nella seconda domenica, si tiene un tipico mercato
dell’antiquariato, nato tra i primi della provincia, come
mostra-mercato delle “Zacaredde” (ossia ninnoli ed oggetti di uso
comune ed anche di dubbia utilità), ma strettamente legati al passato.
Nel periodo del Natale, una parte del centro storico si trasforma in
presepe vivente, e forse nessun’altra scenografia gli si potrebbe
meglio adattare.
Testo
redatto in collaborazione con Renato Michele Nacci
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1 - Loggiato
ad arco in piazza della Cattedrale
2 - Santuario della Madonna della Grata
3 - Chiesa della Madonna della Nova
4 - Chiesa del Carmine
5 - Scorcio del borgo antico con le mura e le torri angioine
6 - Vista sulla vallata e il mare dal vicolo del centro storico
7 - Vicolo del centro storico
8 - Portale antico nel centro storico
9 - Torre e fortilizio di Villanova (marina)
10 - Vista aerea della "Città Bianca" (foto Mario Gioia - SAR) |
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VIDEO |
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Ostuni
da
"Buon vento" (TeleNorba)
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Ostuni
da
"Terra dei Due Mari" (TeleRama)
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Ostuni
La Cavalcata di S.Oronzo
(Antenna Sud) |
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Le Dune Costiere
da Torre Canne a Torre San Leonardo
da "Terra dei Due Mari" (TeleRama) |
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I Trulli di Pascarosa
da "Terre del Salento" (TeleRama) |
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Documenti correlati (da altri siti):
» Le chiese di Ostuni (Uffico Beni
Culturali Ecclesiastici)
» Museo dele civiltà preclassiche della Murgia
meridionale
» Il fortilizio di Villanova |
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Link:
» Sito
Ufficiale del Comune
» Ostuni the White City
» Ostuni.tv
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