BRINDISI ATTRAVERSO LA STORIA
Storia
in Breve
La leggenda la vuole fondata da Brunto, figlio di Ercole,
da cui deriverebbe il nome, ma verosimilmente la sua
etimologia è Messapica: il nome della citta'
deriverebbe da Brunda che nella lingua messapica significa
Testa di Cervo, dalla conformazione del
porto, per questo da sempre considerato tra i più
sicuri sul mare Adriatico, e che ha sempre segnato il
destino della città.
Sin dai tempi più remoti Brindisi si rivelò
un posto ideale per l’insediamento umano. I primi
abitanti preistorici (Homo sapiens sapiens)
risalgono al Paleolitico superiore (scheda).
Ai Messapi è da attribuire la fondazione
della città nel VIII secolo a.C., che divenne
una località di rilevante importanza grazie alla
lavorazione del bronzo e dei metalli: qui si fabbricavano
armi, monete, e si riparavano flotte. Divenne la "città
del bronzo", una della prime civiltà industriali
del continente.
Brindisi ha vissuto la massima grandezza durante il
periodo dell'Impero Romano: nel 267 a.C. i romani
si impadroniscono della città stabilendone una
colonia e ne fecero il loro principale scalo commerciale
e militare con l'Oriente, il porto divenne da allora
uno dei principali dell'Italia. La città fu collegata
alla capitale con la via Appia e la via Traiana. Vi
costruirono templi, terme, l'anfiteatro, foro, caserme,
accademie, la zecca e l'acquedotto.
Nell85 a.C. di ritorno dalloriente sbarca
a Brindisi Lucio Cornelio Silla, con il suo esercito
di circa quarantamila uomini, per far ritorno a Roma
e dar vita alla prima guerra civile.
Dal 58 al 48 a.C. Cicerone giunge e soggiorna piu' volte
nella citta' dove viene accolto amichevolmente. Qui
si sono vissute dure battaglie tra Pompeo e Cesare
che si contendevano il primato della Repubblica (scheda).
Assedio di Cesare a Pompeo;
Palladio - 1619
Il 19 settembre del
19 a.C. muore a Brindisi, nella sua casa nei pressi
delle colonne del porto, il poeta Publio Virgilio
Marone, dove scrisse alcuni versi dell'Eneide.
Con la caduta dell'impero romano (V secolo), Brindisi
subisce un inevitabile decadimento, la città
viene conquistata e dominata da Goti, Ostrogoti
e Greci. Il dominio dei bizantini continuò
anche durante le invasioni saraceniche e longobarde
sino all'avvento dei Normanni (circa il 1071),
che ridettero lustro alla città ricostruendola.
La città divenne la "Porta d'Oriente"
grazie all'importanza conferitale dai Crociati
che da questo porto salpavano verso la Terra Santa (scheda).
Ai normanni seguirono gli Svevi con l'imperatore
Federico II (1221), che ultimò la ricostruzione
già avviata e qui sposò Isabella di Brienne
(scheda).
Ancora in auge con gli Angioini (1268) e gli
Aragonesi, passò ai Veneziani (1496)
per poi cadere nell'oblio durante la dominazione degli
spagnoli (1509).
Carlo V nel 1530 munì la città di nuove
mura potenziati da torrioni e dalle porte, e fortificò
maggiormente i castelli.
La popolazione scarseggiava e soffriva, gravata da tasse
e gabelle si organizzò nella ribellione del 1647,
soffocata dall'esercito l'anno successivo.
Il 22 luglio 1559 nasce Giulio Cesare Russo, il frate
cappuccino divenuto poi San Lorenzo da Brindisi
(biografia).
Veduta del Castello - Chastelet,
Parigi 1781
Dal 1707 al 1734 si
è avuta la dominazione austriaca, durante
il quale epidemie, terremoti (scheda) e carestie crearono
non pochi problemi.
Con l'arrivo dei Borboni, e grazie a Fernando
I, si iniziarono i lavori di scavo e riapertura
del canale d'ingresso al porto, opere progettate ed
eseguite (1776-1778) dall'ing. Andrea Pigonati. Il progetto
però si rivela ricco di errori e pertanto l'allargamento
della foce in realtà determina il quasi interramento
del porto, una insalubre palude che per anni causa un'elevata
mortalità in città.
Solo nel 1834 il re Fernando II da via ad un
progetto di rilancio e a nuovi lavori nel porto (terminati
definitivamente nel 1856) che il sovrano verifica personalmente
in più occasioni.
Nel 1869, con l'apertura del canale di Suez, dal porto
di Brindisi parte la Valigia delle Indie, collegamento
navale sino a Bombay ad opera Britannica (scheda).
Durante la Prima Guerra Mondiale, Brindisi diviene
teatro importanti per le operazioni navali italiane.
Nel settembre del 1915 un attentato fa esplodere ed
affondata nel porto la corazzata Benedetto Brin (scheda).
Tra il gennaio ed il febbraio del 1916 dal porto parte
la missione di salvataggio dell'esercito serbo, con
oltre 584 missioni navali (scheda).
La città viene bombardata circa 30 volte da incursioni
aeree nemiche, dal suo porto partono navi e sommergibili
della flotta italiana e alleata per 207 azioni navali,
viene pertanto concessa la Croce al merito di guerra.
Il periodo fascista vede un interessamento da parte
di Mussolini alla ristrutturazione del porto
e della citta'.
Anche con la Seconda Guerra Mondiale Brindisi
viene bombardata da aerei nemici subendo vasti danni
ad edifici ed abitazioni (scheda).
Il 10 settembre del '43 sbarcano il re Vittorio Emanuele
III con la regina, e sino al febbraio del '44 Brindisi
e' Capitale d'Italia (scheda).
L'arrivo del re Vittorio Emanuele
III a Brindisi
La storia recente racconta
dell'enorme flusso di profughi provenienti dall'est,
in particolare nel 1991 e nel 1997 con l'arrivo di migliaia
di albanesi in cerca di nuove prospettive di vita.
Attualmente la citta' e' meta di transito di turisti
in viaggio verso la Grecia e altri paesi dell'est, grazie
al suo porto che continua ad esercitare con successo,
dopo secoli di storia, il ruolo di "Porta verso
l'Oriente".
Oggi l'economia è basata sull'industria, ma non
bisogna dimenticare il ruolo determinante (e che più
gli si addice) di città di floride tradizioni
agricole e di pesca, grazie al suo clima ed al suo variegato
e ricco territorio.
Brindisi è popolata da circa 87 mila abitanti.
PILLOLE
DI STORIA A CURA DI
»
La storia
di Brindisi
» I
Messapi e i Romani
» Brindisi
romana
» Le
invasioni dei Barbari e dei Normanni
» Le
Crociate
» L'Età
di Federico II
» Gli
Aragonesi e il pericolo Ottomano
» La
Colonna di Sant'Oronzo e le insurrezioni popolari
» Gli
spagnoli e san Lorenzo
» Gli
Austriaci e Carlo III di Borbone
» Gli
interventi sul porto
» La
Valigia delle Indie e la Prima Guerra Mondiale
» Il
Fascismo e il nuovo piano urbanistico
» La
Seconda Guerra Mondiale, il Petrolchimico e il nuovo
Teatro Verdi
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