Brindisini illustri - GIOVANNI TARANTINI
E' stato il più importante archeologo
brindisino nel XIX secolo. Nasce il 15 novembre 1805 entra giovanissimo
nell'ordine ecclesiastico, studiando nel seminario di Brindisi e
laureandosi a Napoli in teologia.
Tornato a Brindisi, dove ha insegnato le discipline teologiche presso
il seminario diocesano, copre contemporaneamente la carica di Arciprete
e la direzione della Biblioteca Arcivescovile fondata dal Mons. De Leo.
Nel 1851 lascia l'insegnamento per dedicarsi, con rara competenza e
grande pazienza, agli studi archeologici. Grazie al suo impegno riesce
a far restaurare il Tempio di San Giovanni al Sepolcro, ormai in
rovina, e a istituirvi il Museo civico, attivo sino al 1954 quando fu
trasferito nell'attuale sistemazione.
La sua competenza viene premiata con la nomina, con decreto reale, a
Ispettore degli scavi e monumenti del Circondario.
A
lui si deve inoltre l'intervento di restauro nella chiesa di Santa
Maria del Casale e nella cripta di Santa Lucia.
Le sue monografie, frutto di tanti studi, vengono in parte pubblicate
dalla Società Storica Napoletana, da quella della Terra d'Otranto, e da
altre società storiche, e lo portano ad essere stimato ed ammirato dai
maggiori rappresentanti della cultura nazionale e di oltre confine.
Allo stesso tempo umile e sempre generoso con i poveri della sua
comunità.
Muore a Brindisi il 9 febbraio del 1889.
A lui è dedicato il Museo Diocesano di Brindisi.
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