CRONOLOGIA STORICA DELLA CITTA' DI BRINDISI
5 - Dal 1700 al
1850
1707
Giunge notizia che il Regno di Napoli è in mano
agli austriaci. Il 24 luglio la città festeggia
la mutazione di stato (storia).
Nel 1715 giungono i tedeschi a sostituire i soldati
spagnoli nelle fortezze cittadine. Sono molti gli spagnoli
che rimangono nel nuovo stato.
1720
Si avviano i lavori per la costruzione del Seminario
(foto),
si utilizzano i materiali della Basilica di San Leucio,
distrutta allo scopo.
1734
Il porto di Brindisi assume primaria importanza nella
guerra che vede vincitore Carlo III che conquista il
regno di Napoli.
1741
Il re Carlo III attiva un collegamento postale
Napoli-Brindisi-Durazzo-Costantinopoli.
Si decide la costruzione di un lazzaretto
nell'isola di Sant'Andrea.
1743
Il 20 febbraio si registra un forte terremoto
che danneggia la Cattedrale, il Seminario, San Giovanni
al Sepolcro e numerose abitazioni (leggi
la storia).
1776
Il 4 marzo, sotto la direzione dell'ing. Andrea
Pigonati, prendono inizio i lavori per l'allargamento
della foce del porto. Le opere si concluderanno il 30
novembre 1778 (scheda).
1789
Al fine di porre rimedio agli errori commessi da Pigonati,
vengono effettuati altri lavori al porto, che però
determinano il quasi interramento dello stesso (scheda).
1799
Il 9 aprile l'assalto del vascello francese Generoso
al castello e al forte (scheda)
1806-1815
Durante l’occupazione francese del Regno di Napoli
(decennio francese) vi fu una sostanziale
modernizzazione della vita politico-istituzionale e
socio-economica dell’intero mezzogiorno. Negli
anni di governo di Giuseppe Bonaparte,
dal 1806 al 1808, e di Gioacchino Murat
fino al marzo 1815, furono aboliti i privilegi di nascita
e di ceto, razionalizzato il prelievo fiscale, abolita
la feudalità e soppresse le decime e gli ordini
religiosi; furono inoltre introdotti il Catasto e il
Registro di Stato Civile e fu resa obbligatoria l’istruzione
primaria (leggi L'istruzione
a Brindisi durante il decennio francese).
1814
Muore Annibale De Leo, arcivescovo
di Brindisi dal 1797, a lui si deve la fondazione dell'omonima
biblioteca (biografia).
Il castello di terra viene convertito in bagno penale
(storia).
1827 - 1829
Si evidenzia la necessità di riaprire il porto,
ormai impaludato. Nonostante i lavori siano iniziati,
viene proposto agli amministratori cittadini di abbandonare
la città, come accaduto per altre città
abbandonate per insalubrità.
Comunque i lavori proseguono e producono un abbassamento
della mortalità giunta a livelli elevatissimi
(negli ultimi tre anni ci sono stati 1117 nati e 2323
morti)
In città nel frattempo si organizzano le sette
carbonare.
1833 - 1836
Nel gennaio del '33 transita e sosta a Brindisi Ottone
di Baviera, che qui viene riconoscuto re di
Grecia. E' accolto calorosamente dalla cittadinanza
(scheda).
La questione del porto continua a rimanere
centrale: si pubblicano memorie e vi sono persino duelli
tra chi ritiene fattibile e chi no il restauro dello
stesso.
Nel '34 il re Ferdinando II nomina
una commissione per la compilazione di un progetto definitivo
di rilancio. La decisione ridimensiona lo scalo portuale
di Gallipoli e le ambizioni di Ostuni di divenire sede
Arcivescovile.
L'anno successivo la commissione rimane in città
da marzo a giugno, ma nonostante la spesa sia enorme,
i lavori sono appoggiati dal sovrano, che si reca a
Brindisi di persona.
1842 - 1847
Nel dicembre si avviano i lavori di escavo del
porto. Il re controllerà personalmente
i lavori recandosi in città nel 1843, 1845, 1846
e 1847, ospitato sempre nel palazzo arcivescovile. Emana
anche una serie di decreti e benefici ai residenti per
favorire il ripopolamento.
» Periodo
Successivo
|