La Chiesa
di S.Paolo Eremita è la più antica ed eloquente
testimonianza di architettura gotica del XIV
secolo nell'area provinciale, come dimostrano
l'arco ad ogiva e le monofore presenti sul lato
destro.
La chiesa fu edificata,
con l'annesso convento, sul sito donato da Carlo I d'Angiò
ai francescani, dove in precedenza era situata la Dumus
Margariti(scheda).
Il complesso fu completato entro il 1322 e divenne una
delle principali sedi francescane in Terra d'Otranto.
Qui fu avviato ai suoi primi studi il futuro San Lorenzo
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biografia).
Nei primi decenni del
1800 la chiesa, pericolante, ha subito dei sostanziali
cambiamenti, tra questi la nuova facciata che rispetto
alla precedente è stata arretrata di circa otto
metri.
All'interno, ad unica
navata con soffitto a capriata risalente al 1505, si
possono ammirare gli altari barocchi laterali,
alcuni frammenti di affreschi del XIV secolo e molte
interessanti tele del XVI e XVII secolo, tra questi
"La Madonna della Concordia".
Nella sagrestia è visibile l'armadio a muro
in legno del 1725. L'attigua cappella di San
Francesco, con l'interessante altare del SS.Sacramento,
fu voluta dallo storico locale Giovanni Moricino (leggi
biografia) come sepolcro per il giovane figlio;
lo stesso fece realizzare a Venezia la statua lignea
del Santo (presente in chiesa) ed espresse la volontà
di essere seppellito vicino al figlio.
Molto venerata la macenula della Vergine Immacolata,
definita anche Madonna del terremoto in quanto creduta
miracolosa per aver dato scampo alla città al
terremoto del 20 febbraio 1743 (leggi
la storia). La tradizione racconta che la
statua fu trovata sull'ingresso della chiesa con le
mani aperte (originariamente congiunte) per placare
il terremoto. La statua viene vestita durante l'anno
con quattro abiti diversi.