LE STORIE DELLA NOSTRA STORIA
IL
MONUMENTO NAZIONALE AL MARINAIO D'ITALIA
1933
Dopo
la conclusione del primo conflitto mondiale, in molte
città italiane vennero realizzati monumenti celebrativi
ai soldati caduti in guerra. Anche per i marinai doveva
essere innalzata un'opera che ricordasse le gesta e
il valore di questi uomini, e furono molte le città
pronte ad ospitare il monumento, tra queste La Spezia,
Trieste e Venezia. La scelta di Brindisi non fu certamente
facile, forse fu determinante il parere dell'ammiraglio
Thaon de Revel (che aveva già
decorato la città con la croce di guerra 1915-18)
che dichiarò il porto della città di estrema
importanza militare per le vittorie in mare e per il
dominio sull'Adriatico durante il conflitto mondiale.
Il primo atto per la realizzazione a Brindisi del Monumento
al Marinaio d'Italia è stata la delibera comunale
del 6 ottobre 1924, con il quale venivano stanziate
50mila lire per la costruzione.
Ma solo il 20 giugno del 1925 il Presidente del Consiglio
Benito Mussolini accolse le istanze
della città e decise che il monumento venisse
eretto a Brindisi, accettando la presidenza del comitato
d'onore offerta dagli amministratori locali.
Negli anni successivi il comitato cittadino, con l'ammiraglio
Thaon de Revel presidente onorario e il podestà
Serafino Giannelli presidente effettivo,
si prodigò in ogni modo al fine di raccogliere
i fondi necessari alla costruzione, promuovendo sottoscrizioni,
veglioni e vendite di francobolli celebrativi.
Nel 1927 fu inviato alla Presidenza del Consiglio un
progetto offerto gratuitamente dall'architetto barese
Saverio Dioguardi, ma vista l'eccessiva
somma necessaria alla realizzazione (circa 10 milioni)
e considerando l'esigua somma raccolta in città
(meno di un milione di lire), Mussolini fece sospendere
ogni azione del comitato.
Solo l'intervanto di Starace, presidente
della Lega Navale e vicesegretario del partito fascista,
fece ripartire la raccolta di fondi, al quale contribuì
fattivamente il famoso tenore Tito Schipa
che nel 1926 organizzò diversi concerti "pro
Monumento" nelle maggiori città italiane,
tra le quali Brindisi, ove lo spettacolo si tenne il
13 giugno 1926 nel teatro Verdi. Il podestà Giannelli,
a sue spese, raggiungeva gli artisti e provvedeva a
ringraziarli, a sue spese, con solenni banchetti.
Nel gennaio del 1932 la Lega Navale
organizzò un concorso nazionale per la scelta
del progetto necessario alla realizzazione del monumento,
che doveva essere sobrio, solenne ed austero.
Erinnofili pro-Monumento al
Marinaio - 1926 (coll. G.
Membola)
Tra i 92 progetti
presentati ed esposti in mostra a Roma nel luglio del
'32, fu decretato vincitore il lavoro "Sta
come torre" dell'architetto Luigi
Brunati e dello scultore Amerigo Bartoli.
Secondi a pari merito i progetti "Luce di gloria"
(Angelo di Castro e Enrico Martino), ed "Oltremare",
di Emanuele Mangiovi e Francesco Coccia.
I lavori di costruzione iniziarono il 28 ottobre dello
stesso anno, furono condotti dall'impresa dell'Ing.
Simoncini di Roma sotto la direzione dall'architetto
Brunati, sulla riva Posillipo del porto interno di Brindisi.
Il monumento fu realizzato in pietra di carparo e di
Trani, a forma di un gigantesco timone di nave, alto
54 metri dal piazzale superiore, dove vi è la
porta d'accesso, e 68 metri dal piazzale sottostante,
sul quale si apre l'ingresso alla cripta votiva realizzata
arcate ogivali con navata centrale ad otto nicchie.
All'interno di questo Sacrario vi è la statua
in bronzo della Madonna Stella Maris e sono scolpiti
i nomi dei 5.922 marinai caduti durante la prima guerra
mondiale.
Visto dall'alto, l'insieme dell'intera costruzione ha
l'aspetto di un uccello stilizzato.
Ai lati del monumento, sul piazzale superiore, al posto
delle due statue di marinai previste nel progetto, furono
sistemati i cannoni sottratti a sommergibili austro-ungarici,
mentre alla base della scalinata che porta all'ingresso,
furono collocate le ancore appartenute all’incrociatore
leggero austriaco “Saida” ceduto nel 1920
alla Regia Marina.
Sulle pareti laterali del "timone" furono
applicati dei bassorilievi di grandi fasci littori,
successivamente rimossi.
Il 4 novembre del 1933
il monumento fu inaugurato con una
grande manifestazione alla presenza del re Vittorio
Emanuele III e moltissime altre importanti
personalità (scheda).
Nell'ampia nicchia quasi in cima al
monumento (dente del timone) fu posta una statua
della Vergine voluta dall'Arcidiocesi al termine
dell'Anno Santo. La cerimonia di consegna della statua
alla Marina Militare si svolse il 18 dicembre del 1955
(scheda).
La statua in lega di cemento è alta 4,5 metri
e pesa circa 10 tonnellate.
Il 18 luglio 1965 il ministro Giulio
Andreotti inaugura l'Ara Votiva realizzata
nel piazzale inferiore (sagrato della cripta), accendendone
quella che doveva essere la "fiamma perenne".
Durante la cerimonia vengono inoltre scoperte le lapidi
dedicate ai Caduti della Marina Militare nella 2^ Guerra
Mondiale.
Nel 1968 durante i lavori di dragaggio
dell'avanporto, fu recuperata la campana di bordo della
corazzata "Benedetto Brin",
affondata nel porto di Brindisi nel 1915, che fu collocata
all'interno del Sacrario del Monumento
per decisione del Comando Marina.
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Il
Monumento
in costruzione |
4 novembre 1933
inaugurazione |
4 novembre '33
ponte barche |
foto d'epoca con a lato
i fasci littori |
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