.:. STORIA

BRINDISI PORTA D'ORIENTE

Brindisi è stata fra le prima città dell'occidente ad accogliere il messaggio evangelico. Collocata nel cuore del Mediterraneo, era il luogo d'imbarco verso l'oriente per commercianti, legionari, studiosi e pellegrini. Lo stesso Pietro potrebbe qui essere approdato. L'apostolo, venendo dall'oriente, imbarcandosi a Corinto è verosimile sia sbarcato a Brindisi da cui avrebbe potuto proseguire per Roma attraverso la via Appia.
È noto del resto che il cristianesimo trovò diffusione proprio attraverso la grande rete stradale romana di cui Brindisi era crocevia fra i piú importanti. Giudei che passavano da Brindisi per Gerusalemme, o l'inverso, avranno diffuso nella città, che era la piú importante di Puglia, la nuova dottrina.
Brindisi, testa della via per Roma, di fronte alla Macedonia ove il nuovo verbo era stato portato da Paolo, era punto di passaggio obbligato per uomini, traffici, idee. Come in altre zone d'Italia, si può pensare che il cristianesimo abbia trovato un sussidio alla sua diffusione nell'arteria Brindisi-Roma, ed abbia tratto profitto dal continuo miglioramento di questa, e cioè dalla creazione della via Traiana agli inizi del secondo secolo e dal riassetto e potenziamento attribuibile a Costantino.
Le grandi vie consolari romane marcano la diffusione del culto di san Leucio, vescovo di Brindisi, in Italia meridionale.
Nel'VIII secolo il corpo di Leucio è traslato da Brindisi a Trani da dove, in seguito, sarebbe stato trasferito a Benevento centro del culto dei santi appartenenti all'Italia merdionale. Già in precedenza il sepolcro di san Leucio in Brindisi era divenuto meta di pellegrinaggi o luogo di sosta per i pellegrini diretti da Roma a Gerusalemme.
Un altro grande vescovo di Brindisi, Teodosio, esercita un importante ruolo di mediazione tra Roma e Bisanzio.

La venuta di Urbano II a Brindisi nel 1089 per consacrare le basi della nuova cattedrale è un avvenimento assai importante per l'intima connessione con la politica dei normanni. L'ultimo sovrano, il vecchio Tancredi, fece celebrare le nozze, in Brindisi, del figlio Ruggero con Irene, figlia di Isacco l'Angelo imperatore di Costantinopoli.
Fra XI e XIII secolo il porto acquisisce nuova rilevanza per i traffici diretti verso levante e da qui muovono molte spedizioni di crocesignati.

La saga crociata per Brindisi, aperta da un evento ritenuto miracoloso, si chiude nel segno della peste che nel 1227 falcidia quanti erano qui convenuti, da tutta Europa, per passare oltremare sotto la guida di Federico II, l'imperatore scomunicato dal Pontefice perchè ritenuto reo morale di un naufragio di circa 400 tra pellegrini e soldati.
Affluiscono dall'oriente, in gran misura, reliquie che vanno ad arricchire il tesoro della cattedrale: il braccio di san Giorgio, le reliquie di san Teodoro d'Amasea e l'idria delle nozze di Cana rendono alla sede metropolitica brindisina prestigio ed alla città flusso ininterrotto di pellegrini.

Illustre pellegrino, che la tradizione ricorda in preghiera innanzi l'immagine della Vergine del Casale venerata in Brindisi, sarebbe stato san Francesco d'Assisi di ritorno da Gerusalemme, memoria questa riferibile alla preoce presenza francescana in Brindisi (leggi).
Cara ai principi di Taranto fu la chiesa di Santa Maria del Casale, e numerose sono le tracce lasciate nella chiesa da quanti si dirigevano o tornavano dalla Palestina: gli affreschi che coprono le pareti laterali, il transetto e il presbiterio, sono commissionati da pellegrini che affidano alla Vergine del Casale le fortune del loro viaggio. Fra questi, non mancano ordini religiosi quale quello degli Ospitalieri; i cavalieri di san Giovanni avevano in Brindisi case di accoglienza, arsenali e una loro base navale (approfondimento).
Altre chiese meta d'intensi pellegrinaggi sono il Cristo dei domenicani e San Giovanni al Sepolcro.
La città continua a rivestire un ruolo primario nei traffici commerciali almeno sino alla prima metà del XIV secolo quando è grandemente favorita dai sovrani angioini, a munificenza regia si deve il grande complesso di San Paolo Eremita, con annessa residenza dei conventuali.
Nel corso del siglo de oro Brindisi si arricchisce di un nuovo centro di spiritualità e di pellegrinaggio; è la chiesa di Santa Maria degli Angeli, completata il 1619, voluta da san Lorenzo da Brindisi, proclamato da Giovanni XXIII dottore della chiesa universale, custode di una preziosa reliquia del fondatore.

Nel corso del XVIII secolo il porto comincia a recuperare piena capacità commerciale e per raggiungere l'obiettivo occorrerà quasi un secolo, quando alla città viene dato il ruolo di caposcalo per i traffici oltre Suez con l'arrivo della Valigia delle Indie (approfondimento).
Il ruolo della città, centrale nelle relazioni mediterranee, è rimarcato dai due conflitti mondiali. Durante il primo Brindisi è più volte sottoposta a bombardamenti aerei da parte degli austroungarici, durante il secondo il 10 settembre 1943 vi sbarcano il re Vittorio Emanuele III ed il maresciallo Pietro Badoglio; per circa cinque mesi, durante i quali viene dichiarata la guerra alla Germania ed avviata la cobelligeranza, Brindisi sarà capitale d'Italia (approfondimento).

Le vicende degli ultimi anni, con le banchine portuali colme di profughi provenienti da oriente, sono cronaca nota; negli anni ’90 migliaia di croati, montenegrini, albanesi, in fuga dai loro paesi in guerra affollano lo scalo portuale brindisino. Malgrado la città viva una pesante crisi economica segnata dalla crisi della chimica e dalle difficoltà insite nella deindustrializzazione, si mobilita senza risparmio nell’assistenza ai profughi. Brindisi, porto caposcalo per l’oriente, assume, nel contesto della solidarietà internazionale, un ruolo istituzionale ospitando la Base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD), gestita dal Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM). Le attività comprendono: interventi di emergenza, di ricostruzione, progetti di sviluppo e operazioni logistiche. Da Brindisi, durante le operazioni di emergenza, partono aiuti distribuiti con aerei, navi, camion e tutti i mezzi disponibili per raggiungere le popolazioni colpite da disastri naturali e guerre.


Storia dell'Arcidiocesi

Documento: Le Vie dei Pellegrini
Documento: La cronotassi dei Vescovi di Brindisi
Documento: La cronotassi dei Vescovi di Ostuni

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