La Provincia di Brindisi - SAN VITO DEI NORMANNI
San Vito dei Normanni è situato in pianura a 21 Km. da Brindisi e ai
piedi delle Murge meridionali.
Fino al 1863 era denominata San Vito degli Schiavoni probabilmente
perché la zona era stata colonizzata nel XV secolo da popolazioni slave
dell’area di Fiume. Lo stesso protettore sembra di origine slava.
La città è situata al centro di una zona ricca di testimonianze
archeologiche dalla preistoria al medioevo.
San Vito
dei Normanni: Piazza e Castello Dentice di Frasso
Lo
stemma presenta un cane con un ramoscello di ulivo simbolo di pace, ma
che sta a rappresentare anche una delle più importanti risorse per
l’economia del paese, sullo sfondo una torre che si riferisce alla
struttura difensiva principale della città: il Castello
“Dentice di Frasso”, così chiamato dagli ultimi
proprietari.
Questo monumento si affaccia sulla piazza principale del paese e sorse
intorno alla torre ritenuta di età normanna (XII secolo) che ne
costituì la cellula iniziale voluta da Boemondo d’Altavilla e ancora
oggi domina il territorio di San Vito. La torre a forma quadrata con
merlatrice di tipo guelfo ha aperture strette che consentono
l’illuminazione dei tre ambienti interni posti uno sull’altro. Il piano
terra è occupato da una cappella dedicata a San Vito. Sul lato sinistro
della torre vi è un ampio cortile in cui si affaccia la costruzione
cinquecentesca caratterizzata da una serie di beccatelli ed eleganti
finestre rettangolari.
Il borgo
antico originario si sviluppò intorno alla torre quadrata, la zona
viene ancora denominata “li stratodde” era
formato da piccole case in pietra coperta da canne e embrici. Oggi si
notano nella zona interessanti e signorili palazzi con decorazioni in
pietra sui prospetti, sui balconi e nei portali.
Al centro la piazza, dove si affacciano, oltre al Castello, anche il
palazzo municipale e le facciate delle chiese di Santa
Maria della Pietà (scheda) e subito
dietro la chiesa di Santa Maria degli Angeli
(o chiesa Vecchia - scheda).
Poco distante (alle spalle del Municipio) la bella facciata barocca
della chiesa di San Giovanni Evangelista
che conserva all’interno numerose e interessanti tele.
Poco
distante la chiesa di San Domenico (o
dell’Annunziata - scheda)
con il bel portale in tufo decorato (foto
sopra).
L’edificio
sacro più interessante è la Basilica
di Santa Maria della Vittoria (foto
a lato) , in ricordo della battaglia
di Lepanto del 1571 (leggi
la scheda). La chisa fu completata
nel 1778 quando con i restauri venne orientata
all'inverso rispetto alla precedente del 1571,
infatti sulla parte posteriore è possibile ammirare
l'antica facciata del '500 dal profilo ondulato.
Ha un impianto a croce latina con tre navate,
transetto e profondo presbiterio, la copertura
a botte è fra le più grandi d'Italia. All’interno
è notevole il patrimonio d'interesse storico-artistico:
tele, sculture lignee e le pregiate pale dell'altare.
Si possono ammirare inoltre l’elegante
altare maggiore con la balaustra in marmo policromo
realizzata nel 1777, la Cassa d'organo settecentesca
sulla cantoria e il coro ligneo realizzato da
intagliatori locali nella seconda metà del '600.
» scheda
completa sulla Basilica
Da qui si scorge anche la bella facciata della
chiesa di Santa Maria della Mercede
(o di S.Francesco di Paola), del XVIII secolo.
Un'altro interessante edificio sacro sorge nei
pressi dell'ingresso a sud del paese. E' la
chiesa di Santa Rita, una costruzione
iniziata nel 1954 a seguito di un'apparizione
della Santa. Recentemente è stata ristrutturata
e ampiamente modificata: il tetto in legno,
il coro, le vetrate colorate e l'altare maggiore,
arricchito con il dipinto del Cristo Glorioso.
DINTORNI
Nel territorio di San Vito vi sono numerose tracce di insediamento
rupestri risalenti all’epoca dei monaci basiliani.
A circa 9 Km. verso Brindisi si trova il complesso rupestre di
Jannuzzo, con la cripta di San Biagio
(XII secolo), una delle più importanti della regione per i suoi
interessanti affreschi riguardanti le storie evangeliche e della vita
di Gesù (scheda).
A circa due chilometri, in contrada Cafaro, la cripta di
San Giovanni (XIII sec.) di forma rettangolare, sulle
pareti affreschi della Déesis con il Cristo, la Vergine, San Giovanni
Battista e altri santi (scheda).
Tombe con vasi in terracotta sono state rinvenute nelle vicinanze di
San Vito (direzione Mesagne) nel sito del canale medioevale di Campi
dei Longobardi o Campi Distrutta. Non lontano l’area archeologica di Castello
d’Alceste, con resti di pavimenti e muri a secco del
VIII – V sec. a.C.
Un altro importante ritrovamento archeologico è il “Paretone
o Limitone dei Greci” dell’VIII secolo, resti del muro
megalitico lungo 2 km e largo 6,5 metri, che segnava il confine tra i
territori bizantini e longobardi in terra d’Otranto.
MANIFESTAZIONI
La città ha dato i natali al musicista Leonardo Leo
(1694-1744) al quale è dedicato un il Barocco Festival,
uno dei più importanti festival di musica antica, e al filosofo e
discepolo di Ghandi Giuseppe Lanza del Vasto
(1901-1981 - biografia).
Un altro importante appuntamento annuale è il Film Festival
Internazionale di Cortometraggio Salento Finibus Terrae.
Testo
elaborato in collaborazione con Alessandro Cavino.
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