Monumenti - CENTRO STORICO
Il centro storico della
città è ancora in parte confinato all'interno
delle mura aragonesi, risalenti alla metà del
XV secolo e successivamente modificati da Carlo V, che
vi aggiunse dei Bastioni (torrioni strategici), tra
questi il Bastione San Giacomo, oggi
recuperato e utilizzato per mostre e manifestazioni,
come anche il bastione attiguo a Porta Mesagne.
Anche Porta Lecce, costruita nel 1464
per ordine di Ferdinando d'Aragona e successivamente
(1530) potenziata da Carlo V con fortilizi e cortine
laterali. (scheda
sulle Porte ed i Bastioni)
Percorrendo la via
che porta a piazza Duomo, si può ammirare il
Palazzo Granafei Nervegna, di gusto
rinascimentale, realizzato nel 1565 (scheda
e foto).
Pochi passi
più avanti piazza Duomo, dove
si possono ammirare:
- La Basilica di San Giovanni Battista,
la Cattedrale della città di Brindisi (scheda)
-
Il Porticato dei De Cateniano
(XIV secolo), suggestive arcate di pietre bicrome
(calcare e carparo) conosciuto erroneamente come
residenza dei Cavalieri Templari, un complesso poi
appartenuto all'ordine Ospedaliero dei cavalieri
Gerosolimitani. L'epigrafe sepolcrale del patronus
Clodio Eutiche fu qui reimpiegata come concio e
si può osservare sull'angolo della struttura.
-
Il MAPRI - Museo Archeologico
Provinciale "F.Ribezzo" (scheda),
con ampi locali che ospitano le sei sezioni: epigrafica,
statuaria, antiquarium, preistorica, numismatica
e dei "Bronzi di Punta del Serrone" (recuperati
nel '92 - scheda)
-
La Loggia del Palazzo
Balsamo, datata XIV secolo, doveva far
parte di un grande edificio - che occupava probabilmente
l'intero isolato - in cui era allogata la zecca
angioina, quando la casa dell'ammiraglio Margarito
(biografia),
sul sito in cui sono ora la chiesa di S. Paolo,
la Provincia e la Prefettura, si rivelò insufficiente
(scheda)
-
L'antica Biblioteca Arcivescovile
"A. De Leo", fondata nel 1798, che conserva
oltre 60.000 volumi, alcuni molto antichi (scheda)
- Il Palazzo del Seminario, il principale
esempio di barocco in città, realizzato nel
1720 (scheda)
Nella vicina Piazza Santa Teresa l'elegante
Monumento ai Caduti realizzato dallo
scultore brindisino Edgardo Simone (scheda),
mentre sul lato a sud, all'interno della Chiesa
di Santa Teresa (scheda)
si sviluppa il Museo Diocesano "G.Tarantini"
(scheda),
nel quale è possibile ammirare, tra i vari reperti
ed antichi dipinti, l'Idria di Cana (scheda),
l' Arca d'argento di san Teodoro (scheda),
una pergamena a firma di Federico II.
Nei pressi della piazza merita una visita la Chiesa
di San Paolo Eremita (scheda),
unico esempio locale di epoca angioina.
Poco distante il recuperato Palazzo
Festa (oggi sede di un ristorante), un edificio
ottimamente restaurato la cui parte più antica
risale al 1300, appartenuto nel 1600 ad una famiglia
di ricchi commercianti, e successivamente acquistato
(XIX secolo) dall'ambasciatore piemontese Carlo Stefano
Festa, da cui il nome.
Sempre nei pressi la Chiesa di Santa Maria degli
Angeli (scheda),
voluta nel XV secolo dal frate cappuccino brindisino
Giulio Cesare Russo, futuro San Lorenzo da Brindisi.
Molto interessante e' la visita all'area
archeologica dell'antico e suggestivo rione
denominato San Pietro degli Schiavoni,
dove sulle fondamenta del nuovo Teatro
(sospeso sugli scavi) e' visibile una zona di epoca
romana, con un complesso termale, alcune abitazioni
e una larga strada basolata (scheda).
Poco lontano, su via Casimiro, sono presenti altri reperti
di epoca romana con i resti di pavimenti e di un edicifio
pubblico (scheda).
Sempre di epoca romana sono i resti delle cinque vasche
limarie che permettavano la decantazione delle
acque potabili prima di distribuirle alle fontane della
citta' (scheda).
Una di queste è la Fontana
De Torres, sita al centro di piazza della Vittoria,
fatta realizzare nel 1618 dal regio governatore Pietro
Luigi De Torres. La fonte doveva servire principalmente
ai soldati dei galeoni spagnoli ancorati nel porto della
città. Per la costruzione venne utilizzata una
vasca in marmo precedentemente impiegata come fonte
battesimale, sul quale vi furono applicate quattro bocche
(scheda).
Al centro di piazza Cairoli vi è
la Fontana delle Ancore, inaugurata
nel 1937 su progetto dell'Ente Autonomo Acquedotto Pugliese,
in sostituzione della precedente detta "delle rane".
Si contraddistingue per le quattro grandi ancore dalla
cui sommità sgorga l’acqua.
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